Il Tiramisù di Treviso è un prodotto agroalimentare tradizionale P.A.T della regione Veneto
Categoria
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria.
Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Tiramisù di Treviso
Territorio interessato alla produzione
Provincia di Treviso.
Descrizione sintetica del prodotto
Il Tiramisù di Treviso è uno dei dessert più famosi al mondo e viene preparato tutto l’anno.
Fin da subito è stato il dolce ideale per celebrare feste, ricorrenze o compleanni e veniva preparato in casa
(cit. Maffioli), guadagnandosi l’epiteto de “il dolce della mamma”. Negli ultimi decenni, grazie anche al
settore della ristorazione, il tiramisù è presente in moltissimi menu in tutto il mondo.
Infatti, il successo planetario raggiunto fa sì che nel motore Google il termine “tiramisu” sia tra le parole più
selezionate, venga ricercato globalmente 2,5 volte il termine “Prosecco” e metà del termine “Venezia”.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Preparare del caffè e lasciarlo raffreddate in una ciotola. Montare a spuma 6 tuorli d’uova con 250gr di
zucchero ed incorporarvi ½ kg di mascarpone ottenendo così una crema morbida.
Bagnare 20 savoiardi con caffè facendo attenzione a non inzupparli troppo e disporli in fila al centro di un
piatto circolare; spalmare sui savoiardi metà della crema e poi sovrapporre un altro strato di 20 savoiardi
bagnati con il caffè. Spalmare poi la superficie con la rimanente crema di mascarpone.
Cospargere il mascarpone con del cacao magro setacciato.
Conservazione
Il tiramisù fresco va conservato in frigo.
Si consiglia di prepararlo un giorno prima e lasciarlo in frigo fino al momento di servire in quanto questo
permette di amalgamare meglio i sapori.
Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione ed il condizionamento del
prodotto
Utensili per la preparazione:
– Scodella per preparazione crema
– Frustino a mano o elettrico
– Ciotola per caffè
– Cucchiaio
– Spatola da cucina o “leccapentole”
– Setaccio per cacao
– Grande piatto rotondo o contenitore con bordi tipo teglia per la versione casalinga
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Se il prodotto viene preparato per la propria produzione domestica il locale di lavorazione è la cucina
oppure una cucina professionale della ristorazione o pasticceria. La conservazione va effettuata in frigo
avendo cura chiudere ermeticamente il prodotto e si consiglia di consumarlo entro i due giorni dalla
preparazione. Per ottenere un ottimo prodotto, la scelta degli ingredienti è fondamentale. È possibile
trovarlo pronto in bar, pasticcerie e ristoranti.
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Nella primavera del 1981 all’interno della rivista “Vin Veneto” – Anno VIII n. 1, Giuseppe Maffioli scrive del
tiramesù. Questo è un momento storico molto importante per la storia del dessert in quanto rappresenta la
prima pubblicazione in assoluto, dando, in qualche modo, data certa della sua esistenza.
Così scriveva Giuseppe Maffioli.
“È nato recentemente, poco più di due lustri or sono, un dessert nella città di Treviso, il tiramesù, che fu
proposto per la prima volta nel ristorante Alle beccherie da un certo cuoco pasticcere, che guarda caso,
giungeva da recenti esperienze di lavoro in Germania. Il dolce e il suo nome “tiramesù”, come cibo
nutrientissimo e ristoratore, divennero immediatamente popolarissimi e ripresi con assoluta fedeltà o con
qualche variante, non solo nei ristoranti di Treviso e provincia ma anche in tutto il grande Veneto ed oltre,
in tutta Italia. Di per sè stesso è in fondo una “zuppa inglese al caffè” quale ad esempio si preparava anche
a casa mia, il giorno di San Giuseppe, per la festa del nonno, ma non era ancora “tiramesù”, e bisognava
ammettere che il “nome” ha una sua prestigiosa importanza.”
Giuseppe Maffioli aggiunge le ricette di alcune varianti tra cui il “Tiramesù con variazioni” dove la crema al
mascarpone è diluita con la crema pasticcera o la panna, il “Tiramesù raffinato” con l’aggiunta poi di liquori
o canditi o altre variazioni e il “Tiramesù ereticale” con variazioni e, talvolta, stravolgimenti della ricetta fino
all’aggiunta di gelato, ma pur sempre delle prelibatezze da proporre.
Il Tiramisù di Treviso è uno dei dessert più famosi al mondo e viene preparato tutto l’anno.
Fin da subito è stato il dolce ideale per celebrare feste, ricorrenze o compleanni e veniva preparato in casa
(cit. Maffioli), guadagnandosi l’epiteto de “il dolce della mamma”. Negli ultimi decenni, grazie anche al
settore della ristorazione, il tiramisù è presente in moltissimi menu in tutto il mondo.