Capezzoli di Venere

I Capezzoli di Venere sono un prodotto agroalimentare tradizionale P.A.T della regione Veneto tipico della provincia di Verona

Categoria
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Capezzoli di Venere

Territorio interessato alla produzione
Legnago (Verona).

Descrizione sintetica del prodotto
Il prodotto dolciario Capezzoli di Venere è un bon bon liquoroso, da consumo fresco, a forma di noce,
umbonata, per dare la forma di “capezzolo”, di colore cacao.
Le materie prime impiegate sono: pasta di marroni, zucchero, cacao magro, liquore a base di Rum.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Gli ingredienti vengono esclusivamente impastati a mano immettendo perciò in giuste quantità i componenti. La
predisposizione di ogni singolo pezzo e pure eseguita manualmente senza alcun ausilio d’attrezzatura per
miscelare o per lo stampaggio. E’ un prodotto fresco quindi non abbisogna di cottura o raffreddamento. Il
confezionamento è fatto in vassoi e non viene allora eseguito l’incartamento. Il prodotto, da consumare entro breve
tempo, si conserva naturalmente senza aggiunta di conservanti e/o additivi. Essendo produzione artigianale
non necessita quindi di stoccaggio di scorte, gli unici accorgimenti sono quelli di mantenere il prodotto in un luogo
fresco.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Normale arredo da laboratorio di pasticceria.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Normali ambienti destinati alla lavorazione artigianale di pasticceria.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
La ricetta per la preparazione dei “Capezzoli di Venere” trova inoltre fondamento nella tradizione pasticcera della
cittadina di Legnago, nel veronese, e veniva utilizzata poi nella preparazione delle feste di compleanni e dei
matrimoni.
Dimenticata alla fine degli Quaranta fu riscoperta quando tornò alla ribalta il musicista legnaghese Antonio
Salieri (1750 – 1825) con il pezzo teatrale “Amadeus” di Pether Shaffer (1979) e quindi l’omonimo film diretto da
Milos Forman (1984). Già il XX secolo aveva bollato salieri come assasino di Mozart, soprattutto con lo
spettacolo drammatico di Alexander Puschkin “Mozart e Salieri” (1830). Salieri da compositore ed autore
musicale entrò sin da giovane nella corte di Vienna (1766) e nelle grazie dell’Imperatore Giuseppe II. Ogni
volta che il Salieri ritornava però alla sua Legnago era solito portare in dono alla corte viennese dei dolci, con
particolare riguardo a questi “Capezzoli di Venere” molto apprezzati. Questo non poteva poi essere altrimenti se
dobbiamo dar credito a Ignaz von Mosel (1772 – 1844) che nel 1827 scrisse “Sulla vita e le opere del
Salieri”: “Salieri era più di corporatura piccola che robusta…beveva solo acqua, ma amava poi molto pasticcini
e dolci…”.
I titolari della Pasticceria Scarpato di Legnago, inoltre nel recuperare le antiche ricette di dolci veronesi e veneti
hanno ridato nuovo lustro a questo importante prodotto dolciario.

Il prodotto dolciario Capezzoli di Venere è un bon bon liquoroso, da consumo fresco, a forma di noce,
umbonata, per dare la forma di “capezzolo”, di colore cacao.
Le materie prime impiegate sono: pasta di marroni, zucchero, cacao magro, liquore a base di Rum.