Rofioi di Sanguinetto

I Rofioi di Sanguinetto sono un prodotto agroalimentare tradizionale P.A.T della regione Veneto tipico della provincia di Verona

Categoria
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Rofioi di Sanguinetto

Territorio interessato alla produzione (specificare i singoli Comuni)
Comune di Sanguinetto (Vr).

Descrizione sintetica del prodotto (indicando le materie prime impiegate)
I Rofioi di Sanguinetto, la cui sfoglia viene piegata assumendo così la forma di un “raviolo” (ed è questa
l’etimologia più naturale del nome).

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Inizialmente si prepara il ripieno tritando amaretti, cedrini, mandorle, biscotti secchi, miscelando il tutto poi
con zucchero, cacao amaro, latte e liquori. Risulta così un impasto compatto ed omogeneo che viene lasciato
riposare. Nel frattempo si prepara la sfoglia, parte più delicata della preparazione di questo dolce, che deve
risultare sottile e friabile al palato. La sfoglia viene infine stesa sul ripiano di lavoro, tagliata in quadrati, al
centro dei quali viene posto il ripieno e chiusi poi ai bordi rigorosamente a mano. In seguito i dolci sono
fritti infatti in abbondante olio di palma e spolverizzati con zucchero a velo.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Per la preparazione dei “rofioi” è quindi utilizzata un’impastatrice in acciaio, una macchina elettrica e due
macchine manuali per tirare la sfoglia nei passaggi finali. Una macchina elettrica si usa per tritare le
mandorle, mentre i cedrini sono tritati rigorosamente a mano per conservarne tutto il sapore.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
La conservazione avviene inoltre in un luogo fresco e per meglio apprezzarne la qualità, consumato entro sette
giorni dal momento della preparazione.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni.
La storia dei rofioi risale dalla seconda metà dell’800 ed è nata a sud del paese e precisamente al “Cao de
Soto”, una delle 4 contrade di Sanguinetto.
Si dice che un tempo, in occasione del 12 settembre, ricorrenza del S. Nome di Maria, la contrada “Cao de
Soto” di fronte alla chiesetta della Rotonda, si animasse a festa con banchetti di dolciumi e che
nell’antistante locanda ”Alla Posta” i proprietari ospitassero momenti di allegria con balli. Per conquistare
qualche nobile forestiero, giunto in carrozza a Sanguinetto, si faceva gustare una delizia nuova ed originale,
“i rofioi”. Si narra che i rofioi, una volta preparati, fossero appesi alle “saraie”, ovvero alle recinzioni,
creando, al mattino della festa, una deliziosa sorpresa per i bambini della contrada. Le donne di Sanguinetto
erano perciò chiamate alla locanda per tirare a mano la pasta, poi il gestore A. Longhi si appartava per inserire
un ripieno segretissimo, la cui antica ricetta scritta era infatti conservata gelosamente. Il segreto dei Rofioi parte
dall’illustre sorella di Carlo Montanari, martire di Belfiore, che passò poi la ricetta alla figlia C.ssa Italia Stanza
che poi donò alla figlia Maria Marcantoni in Longhi, moglie del proprietario dell’antica locanda “Alla
Posta”. Attualmente chi produce i rofioi, si rifà ad una ricetta del 1931. A Sanguinetto, ogni anno a settembre
si svolge la manifestazione “Un Castello di Sapori”, che dal 2009 ha preso il nome di “Antica Sagra dei
Rofioi”, con l’intento di valorizzare al meglio questa tradizione.

I Rofioi di Sanguinetto, la cui sfoglia viene piegata assumendo così la forma di un “raviolo” sono un dolce tipico della provincia di Verona