Bogoni di Badia Calavena

I bogoni di Badia Calavena sono un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto tipico della provincia di Verona

Categoria
Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Bogoni di Badia Calavena

Territorio interessato alla produzione
L’area in cui si allevano queste lumache comprende il territorio situato nei comuni di Badia Calavena e Selva
di Progno in Alta Valle d’Illasi, Vestenanova nell’alta Val d’Alpone.

Descrizione sintetica del prodotto
La lumaca del veronese appartiene alla stessa specie di quella caratteristica dell’arco alpino, l’Helix pomatia,
dalla quale non si differenzia molto. Il colore del guscio di ogni singolo animale può essere molto vario in
quanto dipende dall’alimentazione e dal tipo di ambiente circostante, sicché, anche a distanza di poche decine
di metri, possiamo rinvenire lumache con sfumature molto differenti fra loro.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
La raccolta è consentita solo nel periodo estivo ed è fatta generalmente a mano o con l’aiuto di un attrezzo per
prelevare le chiocciole interrate. Le chiocciole sono dunque sistemate entro il 15 settembre nella “corgnolara”, un
piccolo recinto di rete metallica protetto dal sole in cui è stato poi preparato un letto di sabbia 30-40 cm di
spessore, in cui sono poi alimentate con erba fresca, zucca ed altro. In tale recinto avviene quindi l’ambientamento
che precede il letargo che avviene poi con l’interramento della chiocciola. La densità ottimale è inoltre di 250 soggetti
per metro quadrato.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Non vi sono attrezzature specifiche.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Non esistono locali particolari, la corniolara comunque viene realizzata in luoghi protetti dalla luce diretta del
sole.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Sant’Andrea di Badia Calavena, distesa sulle “terrazze” alluvionali del torrente Progno nell’alta Val d’Illasi è
da sempre terra di lumache. È documentato che già nel 1160 esistesse proprio in questa zona una fiera con
bestiame, granaglie, derrate alimentari, vestiario.
Molte cose sono cambiate, ma ogni anno ritorna l’aria di quei tempi e di quei luoghi durante la “Fiera dei
bogoni” che si tiene nell’estremità settentrionale della borgata, durante la quale si possono degustare piatti
preparati con le lumache, al ricordo del vecchio ritornello: “bogon, bogon, tira fora i corni”. La
manifestazione racchiude anche un momento di studio e di divulgazione attraverso una serie di conferenze e
convegni all’interno del programma fieristico.
In origine, la Fiera dei Bogoni era il mercato dei montoni, dei suini e dei buoi perché coincideva con la fine
dei lavori estivi ed autunnali e segnava l’approssimarsi del riposo invernale. La parte alta del paese di
Sant’Andrea era riservata al mercato dei volatili e delle “bestìole” e forse, dice Franco Gugole, con questa
espressione ci si riferiva proprio alle lumache.

La lumaca del veronese appartiene alla stessa specie di quella caratteristica dell’arco alpino, l’Helix pomatia