Ciliegie durone di Cazzano

Ciliegie durone di Cazzano sono è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto tipico della provincia di Verona

Categoria
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Ciliegie durone di Cazzano

Territorio interessato alla produzione
Intero territorio del Comune di Cazzano di Tramigna (Verona)

Descrizione sintetica del prodotto
Frutto zuccherino, appartenente alla famiglia delle Rosacee, genere Prunus, specie Avium U.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Normali metodi di produzione, raccolta e conservazione della frutta.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Vengono utilizzate normali attrezzature aziendali per la frutticoltura.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Locali aziendali, magazzini, celle frigorifere per la frutta.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Le origini del ciliegio nel territorio veronese risalgono ad epoche antiche, anche se i pareri degli studiosi sulla
presenza di reperti botanici sono piuttosto controversi. Un primo utilizzo dei succosi frutti si può supporre dai
noccioli presenti negli insediamenti palafitticoli nel veronese. Notizie di un certo interesse, però, si ritrovano
a partire dal 1807, grazie ai membri dell’Accademia d’Agricoltura di Verona (oggi Accademia d’Agricoltura
Scienze e Lettere) che riportavano annualmente, nelle “Osservazioni Agrarie”, gli avvenimenti di maggior
importanza. A fine Ottocento il Regio Prefetto conte Luigi Sormano Moretti, nella sua monumentale
“Monografia della provincia di Verona” fornisce notizie dettagliate sulle varietà coltivate: “Frutta.- Oltre che
agli agrumi ed agli ulivi è questa zona appropriata alla coltivazione degli alberi fruttiferi, i quali tuttavia
prosperano mirabilmente nella zona dell’alta pianura…Di ciliegi ve n’ha buona quantità specialmente quelli
a frutto rosso cupo e le varietà più conosciute distinguosi, giusto l’ordine di loro maturazione qui in: …more
piccole o pegolotte; more o pertegaize”

La coltivazione del ciliegio era tuttavia attuata soprattutto per il consumo locale, con piante sparse nei broli
familiari o demandata a segnare i “termini” (confini) fra proprietà.
La prima vera diffusione del ciliegio, nell’area collinare veronese, si attua dopo la prima Guerra mondiale e
coincide con la ricostruzione dei vigneti, dal 1930 al 1940, dovuta alla distruzione provocata dalla Fillossera,
tra la fine dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento. Dopo la seconda Guerra mondiale la coltivazione di
ciliegio s’espande nuovamente. Rari sono ancora i ciliegeti specializzati. Solo dopo l’evento della
legislazione per la D.O.C. dei vini in cui s’impone l’assoluta specializzazione del vigneto, il ciliegio esce dai
filari e si perfeziona l’assortimento varietale con varietà d’origine locale Mora di Cazzano. “I Ceraseti
specializzati si trovano per lo più nella zona collinare orientale della provincia di Verona (territori comunali
di Cazzano di Tramigna, Tregnago Illasi), zona caratterizzata da un ambiente pedologico rappresentato da
terreni magri, ricchi di scheletro, poco profondi, spesso siccitosi, nei quali si ha uno sviluppo assai limitato dell’albero”                                                                                                                                                  (25 anni di agricoltura veronese 1947 – 1970 Associazione provinciale dottori in scienze agrarie
Verona 21 novembre 1971). La cerasicoltura è pertanto un’attività agricola tradizionale, che conta oramai
circa un secolo di vita. Nell’area di produzione, l’alta pianura e la collina veronese, sono presenti condizioni
di clima, di terreno e di consolidata professionalità degli operatori, che hanno fatto si che queste ciliegie siano
conosciute ed apprezzate in tutta Europa.

La cultivar locale di maggior pregio, è la “Mora di Cazzano” probabilmente originaria dalla Val Tramigna
(Bargioni G. “A proposito dellecoltura del ciliegio della provincia di Verona” – Informatore Agrario 46,
1956). E’ la regina delle ciliegie veronesi e le sue eccellenti qualità organolettiche la rendono particolarmente
apprezzata anche nei mercati esteri più esigenti.
L’albero è molto vigoroso con portamento mediamente espanso caratterizzato da una lenta messa a frutto e da
una produttività media talvolta scarsa e fortemente condizionata dalle condizioni climatiche durante la
fioritura. E’ autosterile con fioritura intermedia e maturazione dei frutti due settimane dopo Burlat. Il frutto è
sferoidale di pezzatura medio-grossa e colore rosso brillante, mediamente resistente alle spaccature da
pioggia. Il sapore è ottimo, caratterizzato da una consistenza, croccantezza e resistenza alle manipolazioni
davvero elevata. (Bargioni G. “Contributo allo studio delle cultivar di ciliegio della provincia di Verona” –
Ortofrutticoltura Italiana 3-4 1960).
A Cazzano di Tramigna, nella prima settimana di giugno, si tiene un’importante Mostra Provinciale delle
Ciliegie durone di Cazzano, che con l’anno 2000 è giunta alla sessantatreesima edizione, dove la ciliegia locale,                                                                                                                                                          Mora di Cazzano, rappresenta la principale attrazione, e a questa sono annualmente dedicate poesie, anche in
vernacolo, e ricette.

Frutto zuccherino, appartenente alla famiglia delle Rosacee, genere Prunus, specie Avium U.